domenica 8 agosto 2010

G. Tassini - Aneddoti storici veneziani [1897]


L’opera fu pubblicata per la prima volta nel 1897, a oltre trent’anni di distanza dalla prima edizione delle Curiosità veneziane (1863) a cui Tassini deve maggiormente la sua celebrità. Gli Aneddoti storici facevano seguito a quella monumentale compilazione come un compendio, quasi una postfazione che raccoglieva e riordinava le perle in ombra, scampoli mirabili, avanzi gustosissimi che non avevano trovato posto nel precedente lavoro o a cui non era stata data una luce sufficiente. La famiglia paterna di Tassini apparteneva alla vecchia borghesia veneziana. Suo padre in realtà era nato a Costantinopoli dove il nonno lavorava nella cancelleria del Bailo, ossia l’ambasciatore della Serenissima. Sua madre era una nobile austriaca, figlia d’un colonnello dell’Impero. “Nasso da pare turco e da mare todesca, no posso che esser strambo” (“Nasco da padre turco a da madre tedesca, non posso che esser strambo”), diceva di sé lo studioso. Essendosi dedicato per tutta la vita a raccogliere materiale inedito, curioso, informativo sulla storia e sulle vicende anche più minute di Venezia, Giuseppe Tassini aveva già sessantanove anni quando diede alle stampe gli Aneddoti storici e si firmò con uno pseudonimo, un anagramma del suo nome: G. Nissati. L’opera raccoglie oltre centocinquanta episodi e ognuno di essi apre una finestra su un aspetto particolare, dimenticato, curioso della vita veneziana, dalla grande storia alla quotidianità prosaica, tra personaggi singolari, vicende stravaganti o semplici curiosità offerte dalla città. Gli Aneddoti storici fu l’ultima pubblicazione di Giuseppe Tassini. Dal 1875 abitava in un appartamento che s’apriva su una corte di Calle degli Specchieri, a San Zulian, a pochi passi dal Caffè dei Segretari che era il suo luogo quotidiano di sosta e di ritrovo degli amici. In quella casa morì nel 1899.

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